Saturday, January 07, 2006

kubrick's.lolita

Ieri ho visto "Lolita" (1962). Intendiamoci, non la melensa versione anni '90 con Jeremy Irons nel ruolo di protagonista ma la pellicola girata da Kubrick in cui spicca la presenza, come al solito geniale, di Peter Sellers.

A volte, essendo un estimatore del cinema contemporaneo (declinato in tutte le salse: violento, passionale, poetico, etc.), mi chiedo quanto un film classico possa "marcare" la differenza rispetto a produzioni piene di effetti e soluzioni tecniche prima inimmaginabili.

Ecco, nel caso di Kubrick ed altri grandi registi come Wilders, Hitchcock, Ozu (solo per citarne alcuni), la differenza risiede nella potenza del'intreccio e del modo in cui esso, visivamente, viene narrato. Ad esempio, in "Lolita" Kubrick non ha bisogno di ricorrere a scene "forti" ed esplicite per tracciare un racconto convincente, privo di forzature, capace di descrivere prima con l'ironia, poi con la gelosia ed infine con la pazzia la storia di una relazione insana e "normale" allo stesso tempo.

Il valore dei classici è tutto quì, nella semplicità e nella potenza discorsiva...

david.kujan